XX Legislatura – Tornata del 9 aprile 1897
Lo stupore che quella risposta destò in me, deriva da due principali ragioni.
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Ma davvero non immaginavo che fra le varie vie di difesa esso avrebbe scelto proprio quella sola che equivale a confessata sconfitta: la fuga.
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vigilia delle elezioni, e con altre simili gentilezze. E certo i rapporti delle compiacenti polizie gli avrebbero dato qualche modo a quella difesa.
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Perchè non pretenderete certo eh' io gli meni buona quella strana eccezione di connessione di causa, secondo la quale non dovrebbe trattarsi in
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incontrano: quella della scheda segreta ministeriale…
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possa procurare da fiumi o da depositi naturali, rappresenti sempre mano d'opera e valga a costituire nei relativi progetti quella prevalenza che
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presidente. Verrebbe ora l'interrogazione dell'onorevole Magliani, ma è stata rimandata; verrebbe quindi quella dell'onorevole Picardi al ministro
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Quale differenza fra l'opera dei vostri sindaci che gratificate delle croci di cavalieri e quella del sindaco socialista che sospendete? Una sola
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Ho ragione dunque di ripetere che fu vendetta politica quella che determinò la sospensione del Basaglia dall'uffizio, e fu forse provocazione; ma se
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forza complessiva dell'Italia sta a quella delle altre Potenze partecipanti all'azione collettiva, ma una forza di gran
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eventi. Auguriamoci che l'avvenire serbi alla giovane marina italiana missioni più nobili che quella di bombardare i popoli, i quali combattono per la
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prevalere quella che era sempre stata conforme al suo consiglio e per cui si era sempre adoperata.
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divergenza di viste o di intenti, che ogni disaccordo avrebbe infirmato quella forza che doveva spettare alla volontà e ai mezzi di azione
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l'onorevole deputato Imbriani ha ieri narrato, mi conceda di dirlo, piuttosto con la scorta della rettorica che con quella della storia.
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, non forse immediatamente, ma, per la forza delle cose, dopo un indugio non lungo. Hanno temuto di vedere aprirsi quella quistione della Macedonia che
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Io non ho pronunziato quella parola che in seguito all'atto del ministro…
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presidente. Ed io le ripeto che Ella deve ritirare quella frase senz'altra spiegazione. Imbriani. Sì, non per imposizione ma come arbitraggio…
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presidente. Allora, onorevole ministro degli affari esteri, poichè l'onorevole Imbriani ha ritirato quella parola, la prego di voler continuare il
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più opportuno conoscere quali fossero gl'intendimenti futuri del Governo su quella questione per le risoluzioni, che la Camera deve prendere.
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, nella quale sia concesso all'Italia di più liberamente tutelare i suoi interessi e più liberamente adempiere quella missione civile, che le è segnata
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principii, in nome dei quali la patria nostra risorse a libertà; e perchè infine disconosce anche quella corrente di sentimento popolare, alla quale accennava
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Imbriani. Userò quella moderazione, che accresce efficacia al discorso quando si difende una causa buona e giusta.
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Negli effetti però l'Italia rappresenta una parte diversa da quella che le è assegnata dai suoi governanti, e la parte è di gendarme della Turchia
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Io ho qui dinnanzi a me un documento che dovrebbe far vergognare un Governo che non segua quella linea di condotta.
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Imbriani. Non è inurbana quella mia parola, quando il fatto è tale.
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che produsse quella, è
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Se io avessi avuto quella ambizione, che è imputata alla mia famiglia da chi non si fa addentro nella ragion dei tempi, io avrei potuto essere
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Ora io, in questo momento, non vedo in tutta Europa altra bandiera pura, nobile e santa che quella del popolo Elleno: quella bandiera a strisce
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Oh! possa questo popolo d'Atene risalire il Partenone e salutare da quella vetta augusta il giorno della vittoria! Perchè questa guerra, che voi
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vicina al 1862, nel 1864, egli diceva nella Camera italiana. E badi il ministro: è abitudine sfruttata e quasi volgare quella di strappare delle frasi da
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Ora non è da aspettare altro, dopo queste parole mie e degli amici miei, che quella mozione che sarà conforme alle nostre dichiarazioni.
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Allora il ministro ripiega l'argomento, e mi dice cosa fuori di ogni aspettazione, e cioè: non è l'ora per la diplomazia europea di quella
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ne fa, e da tutti in tanti modi. Accorgimento sarebbe il distinguere la retorica buona da quella di gusto inqualificabile. Ma ci può essere una
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Accademia della crusca
